Sapevi che le piante purificano l’aria? La magia della fitodepurazione
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Sapevi che le piante purificano l’aria? La magia della fitodepurazione

Una pianta che elimina l'inquinamento indoor? Questa non è magia, è natura!

L’inquinamento dentro casa è un enorme problema secondo l’OMS. Ma possiamo migliorare l’aria che respiriamo grazia ad alcune piante d’appartamento possono eliminare gli inquinanti. La Lingua di Suocera, lo Spatifillo, l’Anthurium e molte altre piante possono purificare l’aria naturalmente grazie alla fitodepurazione. Queste piante d’appartamento molto comuni eliminano gli agenti tossici e altri inquinanti volatili grazie a un’azione combinata di radici, terriccio e microorganismi.

Come le piante purificano l'aria: il potere della fitodepurazione

La famiglia delle proprietà di purificazione della pianta è chiamata in inglese “phytoremediation”. Non c’è una vera e propria traduzione del termine in italiano, infatti ci si può riferire a questo tipo di purificazione sia con il termine di “fitodepurazione” (più conosciuto ed usato) che “fitorisanamento” (più tecnico).

Il termine deriva dal Greco φυτό (fito), che significa “pianta”, e dal latino remedium, che significa “ripristinare l’equilibrio”, fa riferimento infatti a tecnologie che purificano terreno, acqua ed aria da contaminanti tossici.

"L’uso di piante verdi, l’associazione con microorganismi, di fertilizzanti e tecniche agricole appropriate, permettono di contenere, rimuovere o rendere inermi gli inquinanti".

Questo processo è un approccio estremamente redditizio che trae vantaggio dall’abilità di alcune piante di metabolizzare tramite i tessuti varie molecole. Fa riferimento all’abilità naturale di certe piante chiamate “iper-accumulatori” di raccogliere, degradare o rendere inoffensivi gli inquinanti di terreno, acqua e aria.

“Aero filtration” è il fenomeno specifico della depurazione dell’aria. È composto da un ciclo di processi simultanei: la degradazione dei composti chimici avviene in tutta la pianta, ma inizia tra il rizoma (le radici) e il terriccio. Il motivo per cui la purificazione è concentrata sottoterra è che vicino alle radici brulicano tantissimi microorganismi, come funghi, batteri e altri che sono coinvolti nel processo di purificazione.  Queste piante quindi obbligano i COV e altre sostanze dannose presenti nell’aria inquinata a scomporsi e diventare nutrienti per la pianta stessa.

Purificazione di COV e CO2

Purificazione di COV e CO2

I composti organici volatili (COV) e il diossido di carbonio (CO2) sono alcune delle più comuni e allo stesso tempo più pericolose sostanze con cui entriamo in contatto ogni giorno. Possiamo trovarle in

  • fumo di sigaretta (Benzene)
  • stampanti (Xylene)
  • prodotti per la pulizia (Ammonia)
  • vernici (Trichloroethylene)
  • tovaglioli (Formaldehyde)

Gli inquinanti possono peggiorare i problemi di respirazione come l’asma o le allergie, o provocare cattivo sonno, il mal di testa e le vertigini. Purtroppo, siccome i vasi per le piante tradizionali non sono traspiranti, non permettono all’aria di passare vicino alle radici, riducendo la capacità di purificazione al minimo. Per questo, se per la purificazione dell’aria venissero usate delle piante con vaso tradizionale, sarebbero necessarie molte piante per ogni stanza.

La nostra soluzione per combattere l'inquinamento indoor

Una delle soluzioni alternative a possedere molte piante è stata quella di creare dei filtri artificiali che rimuovono gli inquinanti volatili. Questa tipologia di filtri però non è viva e non assorbe gli inquinanti, semplicemente li accumula all’interno del materiale usato per la purificazione. Questi filtri hanno bisogno di periodici (e per giunta molto costosi) rimpiazzi, che non sono per niente amici dell’ambiente.

Per risolvere il problema, abbiamo creato Natede, un purificatore d’aria naturale che usa la fitodepurazione per purificare l’aria. Grazie a una tecnologia d’avanguardia, Natede potenzia il flusso d’aria verso le radici della pianta e di conseguenza anche le capacità di fitodepurazione della pianta. Inoltre, è dotato di sensori di ultima generazione che permettono di monitorare la qualità dell’aria, la temperatura e l’umidità tramite l’applicazione proprietaria sullo smartphone.

Sono 3 anni che testiamo e miglioriamo i nostri prodotti e la nostra tecnologia. I nostri partner sono PNAT e LINV, i più prestigiosi laboratori di ricerca sulla neurobiologia delle piante in Europa. Hanno provato l’efficacia dei nostri prodotti e lavorano gomito a gomito con noi per apportare continue innovazioni.

La nostra soluzione per combattere l'inquinamento indoor

Clean Air Study: Bill e la sua scoperta

All’inizio il lavoro di Bill Wolverton era quello di cercare metodi per proteggere gli Stati Uniti d’America contro attacchi biologici o chimici, il suo lavoro era talmente interessante da attirare l’attenzione della NASA. Dopo aver passato un decennio con una ricerca sulla possibilità di depurare le acque reflue grazie al potere delle piante, la NASA ha chiesto a Bill di cercare invece delle soluzioni per risolvere il problema dell’inquinamento dell’aria.

La sindrome da edificio malato

L’obiettivo del suo lavoro era quello di sconfiggere la “sindrome da edificio malato”. Per il mantenimento della temperatura e del microclima interno alle case infatti, per la costruzione degli edifici è stato usato sempre più materiale isolante, che ha quindi reso le case ermetiche, spesso con un ricircolo d’aria insufficiente per vivere bene. Questo significa che l’aria esausta, gli odori e gli inquinanti non possono uscire, causando problemi come la sindrome da edificio malato, una condizione medica legata proprio al malessere dentro le case.

Vista anche l’esperienza pregressa, Bill e i suoi collaboratori hanno deciso di testare anche l’efficacia delle piante nella purificazione dell’aria. Durante le ricerche, i risultati hanno dimostrato che alcune piante sono molto più efficaci di altre nella purificazione (che sono quindi state chiamate iper-accumulatori). È quando però hanno iniziato la fase di controllo che hanno fatto la scoperta più importante: hanno infatti deciso di testare anche l’efficienza delle piante senza foglie. I risultati delle piante che erano state potate erano sorprendenti! È infatti proprio con questo esperimento che hanno scoperto che la purificazione avveniva grazie alle radici e non nelle foglie come avevano sempre pensato.